Con il blog di oggi la nostra scuola di spagnolo Rincón del Tándem vi farà fare un tuffo nel passato, trasportandovi agli anni della MOVIDA SPAGNOLA. Se siete amanti della musica e della storia spagnola, come i nostri studenti del corso di spagnolo, non perdetevi il blog di oggi!
Sebbene i suoi inizi risalgano alla metà degli anni ’70 – con la morte del dittatore Franco – fu il 1981 a rendere popolare questo termine a diffondere la “Movida Española”; un movimento che portò un’intera generazione a godersi i primi anni di libertà democratica.
Furono i cosiddetti “figli della democrazia” a rompere le catene di una repressione durata quasi 40 anni, emulando i giovani di città cosmopolite come Londra, New York o Los Angeles con l’obiettivo di godersi la libertà in tutti i suoi aspetti. Gli anni ’80 sono stati per la Spagna un periodo di cambiamento non solo in ambito musicale. Infatti, in tutta Spagna, questo movimiento socio-culturale interessò anche la letteratura, il giornalismo ed il cinema.
IL CONCERTO OMAGGIO E L’INIZIO DELL’EPOCA PUNK
Il punto di partenza di questo periodo fu il concerto in onore di José Enrique Cano Real, “Canito”; morto in un incidente d’auto nel 1979. Canito fu il compositore e batterista che formò il gruppo “Tos” (più avanti Los Secretos) insieme ai fratelli Urquijo. Il concerto, che si tenne il 9 febbraio 1980, riunì artisti e gruppi come Nacha Pop, Mermelada, Alaska e Pegamoides, Los Bólidos, Trastos, Paraiso, Kaka de Luxe, ecc.
Da questo concerto nacque ufficialmente La movida madrileña, caratterizzata principalmente da eclettici gruppi punk.
Numerosi gruppi di altre province si unirono alla “movida”, come la Orquesta Mondragón – che ebbe un enorme successo tra i giovani – i galiziani Siniestro Total o Golpes Bajos ed il barcellonese Loquillo diventato punto di riferimento di questa espressione musicale.
Tutte queste band si riunivano nei mitici locali che passarono alla storia, come El Pentagrama (conosciuto come El Penta), Vía Láctea, la Sala El Sol, Galileo Galilei o Clamores. Furono considerati i tempi d’oro della Movida, ricordati ancora oggi da molti giovani dell’epoca.
Tra le 20 canzoni più ricordate oggi vale la pena citare “Escuela de Calor“, di Radio Futura, seguita dalla mitica “La chica de ayer” di Nacha Pop.
CINEMA POSTMODERNO E LIBERALE
Come abbiamo già detto, non fu solo la música a cambiare. Anche il cinema lo fece, iniziando a mostrare al mondo tutto ciò che il franchismo aveva nascosto. Temi come la prostituzione, la tossicodipendenza o l'omosessualità venivano messi in primo piano in tutti i film girati in quell’epoca. Un cinema di nicchia, urbano e postmoderno mostrava aspetti di una Spagna fino a quel momento censurati.
Fernando Trueba, Fernando Colomo, Iván Zukyeta e Pedro Almodóvar sono registi che hanno occupato un ruolo importante in questa epoca. Film come “La vida alegre” di Fernando Colomo dove si parla esplicitamente di temi come la trasmissione di malattie sessuali, “Cain” di Manuel Iborra o “Pepi, Luci, Bom y otras chicas del montón” primo film di Almodóvar, fecero parte della Movida Española.
LETTERATURA, FANZINE, POESIA E PITTURA
Sebbene la Movida Española fu principalmente un movimento sociale e musicale, iniziarono a girare fanzine di ogni tipo, opuscoli, riviste e giornali, nella maggior parte dei casi, finanziati. La libertà dei primi anni della democrazia fu un terreno fertile per molti scrittori e artisti.
Il punto di partenza di questa “letteratura moderna” (molti degli esperti che in seguito analizzarono questi testi hanno assicurato che non si tratta di una vera letterarura moderna) fu il raduno dei creatori (Tertulia de Creadores) del 13 marzo del 1984.
In quest’epoca emersero poeti come Leopoldo María Panero e Haro Ibars, scrittori come Francisco Umbral e anche una famosa rivista conosciuta come “Luna de Madrid” in cui scrissero nomi adesso noti come Pedro Almodóvar, Quico Rivas o Moncho Alpuente. Non era una rivista per giornalisti e scrittori, ma una rivista aperta a tutti, in cui artisti di ogni genere pubblicavano le loro opinioni. “Luna de Madrid” riuscì a vendere 300,000 copie al mese. Un’altra rivista in voga in quel momento fu “Madrid me mata”, creata e diretta da Oscar Mariné; la rivista riuscí a pubblicare 14 numeri in un anno.
Fumetti, disegni e fotografie otterennero gradne importanza durante la movida española. Fu proprio in questi anni che nacquero grandi fotografi e illustratori come Pablo Pérez-Mínguez, Ouka Lele, Alberto García Alix e Ceesepe (Carlos Sánchez Pérez) che pubblicò nella rivista “Star” (1975) le sue storie irriverenti come “El capuyo Verbenero” e “Clavelito Ceespudo”.
Ovviamente la Movida Española non portò solo novità positive. Durante questo movimiento sociale e culturale il boom della droga portò molti giovani bisognosi di libertà a distruggere le loro vite, e anche in tanti casi, quelle delle loro famiglie. Senza ombra di dubbio sarà difficile dimenticare questo periodo storico spagnolo, un po’ pazzo, ma profondamente stimolante e caratterizzato da una forza creativa che dura tutt’oggi.
Speriamo que questo post vi abbia aiutato a conoscere uno dei movimenti più caratteristici della cultura spagnola moderna. La nostra scuola di spagnola El Rincón del Tándem vi incoraggia ad imparare nuove cose sulla Spagna, la lingua spagnola, la società e la storia.
Per finire, vi ricordiamo che continuano le nostre lezioni di spagnolo online. Se siete interessati, non esitate a contattarci.
A presto!